lunedì, gennaio 10, 2011

Ricchi Maledetta Razza Dannata: avete reso un pianeta meraviglioso peggio dell'inferno.

In un giornale, guarda caso "Il Giornale", ho letto: ma i ricchi non sono il male. Come dice un proverbio, scusa non richiesta, colpevolezza manifesta. Il giornale dell'uomo più ricco d'Italia che si preoccupa di dimostrare l'indimostrabile. I ricchi hanno reso questa gemma verde/azzurra sospesa nello spazio un posto orribile in cui vivere. L'avidità di poche orrende persone hanno reso il paradiso un inferno. Come si fa a dimostrare che ricchi non sono il male? Ci sono persone che ogni giorno guadagnano decine o centinaia di miglia di euro, nello stesso giorno 30.000 bambini muoiono di fame. Come si fa a dire che non sono il male? Per guadagnare ancora più soldi hanno ridotto paradisi naturali in puzzolenti pattumiere. Se Dio esiste, anche se non ci credo, spero che chieda loro conto di ogni singola vita che potevano salvare e non l'hanno fatto e gli faccia provare l'inferno che hanno fatto vivere al resto dell'umanità.

lunedì, ottobre 04, 2010

Le brigate rosse non sono più illegali.

Se non ho capito male il senso della legge che dovrebbe entrare in vigore, se non sbaglio il 9 ottobre, quella che abolisce la costituzione di banda armata per fini politici, da tale data le famigerate brigate rosse non saranno più illegali , essendo una banda armata costituita per lotta politica.
Dal 9 ottobre 2010 le B.R. potranno aprire un ufficio ovunque lo vogliano, con persone incensurate, anche se non strettamente neccessario, e, se tali persone non hanno commesso reati, potranno fare propaganda politica impunemente, protetti dalla legge che questo splendido governo, che dice di governarci, ha emanato, naturalmente per il nostro bene.
Certo se le B.R. compiono attentati ed omicidi, questi saranno ancora reato (fino a quando?), ma intanto, grazie alla nostra classe politica, potranno avere una rappresentanza ed una patente di legalità.
E questa è la classe politica che dice che entro il 2013 farà sparire la mafia? Certo la farà sparire portandola in parlamento, se già non lo sia in parlamento.

domenica, settembre 05, 2010

LA BALLATA DEGLI IMPICCATI

Fratelli umani, che ancor vivi siete
Non abbiate per noi gelido il cuore,
Ché, se pietà di noi miseri avete
Dio vi darà più largo il suo favore.
Appesi cinque, sei, qui ci vedete:
La nostra carne, già troppo ingrassata,
E' ormai da tempo divorata e guasta;
Noi ossa, andiamo in cenere e polvere.
Nessun rida del male che ci devasta,
Ma Dio pregate che ci voglia assolvere!

Se vi diciam Fratelli, non dovete
Averci a sdegno, pur se fummo uccisi
Da giustizia. Ma tuttavia, sapete
Che di buon senso molti sono privi.
Poiché siam morti, per noi ottenete
Dal figlio della Vergine Celeste
Che inaridita la grazia non resti,
E che ci salvi dall'orrenda folgore.
Morti siamo: nessuno ci molesti,
Ma Dio pregate che ci voglia assolvere!

La pioggia ci ha lavati e risciacquati,
E il sole ormai ridotti neri e secchi;
Piche e corvi gli occhi ci hanno scavati,
E barba e ciglia strappate coi becchi.
Noi pace non abbiamo un sol momento:
Di qua, di Là, come si muta, il vento,
Senza posa a piacer suo ci fa volgere,
Più forati da uccelli che ditali.
A noi dunque non siate mai uguali;
Ma Dio pregate che ci voglia assolvere!

O Gesù, che su tutti hai signoria,
Fa' che d'Inferno non siamo in balia,
Che debito non sia con lui da solvere.
Uomini, qui non v'ha scherno o ironia,
Ma Dio pregate che ci voglia assolvere!

domenica, agosto 22, 2010

L'IMPERO DI CARTA DI BERLUSCONI

Manganelli mediatici e bilanci in rosso

Quanto costa l’esercito di carta di B.

Costano tanto i manganelli mediatici dei berlusconiani. Il paradosso di Libero e de Il Giornale, i due giornali più liberisti e antistatalisti è che non potrebbero stare sul mercato. Senza i soldi regalati dagli azionisti dovrebbero dimagrire o chiudere i battenti. Nel caso di Libero c’è l’aggravante del contributo statale: 20 milioni di euro negli ultimi tre anni. Il consigliere Maurizio Belpietro dovrebbe licenziare tutti i giornalisti per fare tornare i conti in ordine e permettere così al direttore Maurizio Belpietro di scrivere con la coscienza pulita i suoi editoriali affilati contro gli aiuti ai terroni spreconi. Anche Panorama fa segnare un calo delle vendite reali e dei ricavi in edicola. Se non contasse sulle promozioni che abbattono il prezzo non potrebbe sostenere i costi ingenti delle sue (sempre più rare) inchieste.
La politica nei bilanci
Per comprendere l’anomalia dell’editoria italiana più che agli articoli dei media berlusconiani bisogna leggere i loro bilanci. Basta confrontare le vendite di Libero e del Giornale con le spese per capire che non siamo di fronte a due imprese commerciali ma politiche, per fonti di finanziamento e finalità. Solo con l’interesse politico dell’editore si può spiegare il fenomeno più unico che raro di un quotidiano che perde copie ma non taglia il personale. Solo con la forza politica dei padroni si può spiegare il paradosso dei ricavi pubblicitari che schizzano alle stelle solo per loro nel periodo più nero della storia. Merito della concessionaria di pubblicità Visibilia di Daniela Santanché, sottosegretario del Governo Berlusconi.

Il Giornale smentisce tutte le favole sull’abilità imprenditoriale dei Berlusconi. La Sei, Società Europea Edizioni, che lo controlla ha perso 68 milioni di euro negli ultimi tre anni. Nel 2009 il rosso è stato di 17,7 milioni di euro, nel 2008 era a meno 22,7 milioni e nel 2007 raggiungeva addirittura 23,2 milioni. A soffrire è soprattutto la controllante Pbf, Paolo Berlusconi Finanziaria: l’indebitamento superava i 100 milioni nel 2006 ed è sceso solo a 77 milioni nel 2008, grazie alle iniezioni degli azionisti. L’arrivo di Vittorio Feltri ha portato un aumento di copie ma anche del fondo rischi per le cause legali salito da 2,1 milioni a 2,65 milioni. Per il 2010 si prevede una perdita a due cifre, nonostante il boom di vendite dello scoop sulla casa di Montecarlo. L’analista Paolo Sassetti ha studiato i conti degli ultimi dieci anni per concludere che la perdita è strutturale. Solo i continui aumenti di capitale dei soci hanno permesso di non attaccare al chiodo il costoso manganello del premier. Le inchieste e le cause perse costano. E a pagare scoop e bufale sono i familiari del beneficiario politico.

Il Giornale è controllato per il 63 per cento da Paolo Berlusconi (46 per cento con la sua Pbf, Paolo Berlusconi Finanziaria e il 17 per cento mediante la Arcus Multimedia) il restante 37 per cento è dalla Mondadori, guidata da Marina Berlusconi e controllata da Silvio e dai suoi figli. La perdita di decine di milioni all’anno si stempera e diluisce nel flusso degli utili della divisione libri (quella che può contare sulle vendite di Roberto Saviano, tra gli altri). E non si può certo dire che la divisione periodici sia aiutata dal settimanale Panorama. La diffusione del magazine rimane sopra le 400 mila copie ma la domanda è drogata con vendite a prezzi stracciate che hanno costretto il glorioso settimanale a offrirsi come una semi-free press a 0,99 euro in edicola e con il 70 per cento di sconto in abbonamento.
Il miracolo di Libero

Mondadori è un colosso dalle spalle larghe che può sopportare sia la crisi di Panorama che le perdite del Giornale. Dal 2005 al 2008 ha incamerato perdite per 70 milioni di euro, solo nel 2008 ne ha contabilizzate ben 16,6 milioni di euro. Non ci vuole un mago della contabilità per capire che Paolo Berlusconi non ha i soldi e nemmeno le ragioni imprenditoriali per continuare a investire sul Giornale che invece giova molto al fratello Silvio.

Anche Libero non sarebbe in grado di sopravvivere sul mercato. Sono lontani i picchi toccati nel 2006 con 144 mila copie diffuse. Il calo era cominciato con Vittorio Feltri che ha lasciato la sua creatura a 115 mila copie. Da agosto a dicembre, nella prima fase della direzione Belpietro alla direzione, le vendite sono crollate a 79 mila copie portando la media di vendita del 2009 a 92 mila copie. L’emorragia non si ferma e a dicembre del 2009 Libero era inchiodato a 70 mila copie, una posizione che – secondo le previsioni degli amminitratori – resterà valida per tutto il 2010.

La struttura del giornale è però cresciuta mentre le copie si dimezzavano e così il quotidiano controllato dalla famiglia Angelucci ha superato quota cento giornalisti dipendenti. Come fanno a pagare otto milioni di euro di stipendi ogni anno? I giornalisti che scrivono spesso contro Roma Ladrona sono interamente pagati grazie al contributo della presidenza del consiglio dei ministri. Nel 2007 il giornale allora diretto da Feltri aveva incassato 7,8 milioni di euro grazie a uno stratagemma è intestato alla Fondazione San Raffaele, controllata ovviamente dagli Angelucci (che quest’anno hanno generosamente contribuito alle casse del giornale con 5,6 milioni di euro) ma equiparata a un ente benefico.

Gli amministratori prevedono di incassare per il 2009 altri 6 milioni di euro ma nella relazione di accompagnamento al bilancio gli amministratori scrivono che il contributo per il 2008 non è stato ancora liquidato. Ci deve essere qualche problema con la documentazione anche se la società ha fornito tutte le sue delucidazioni. Se entrerà in vigore la riforma del settore, ci sarà un milione e mezzo di euro in meno. Per fortuna c’è Daniela Santanché che si occupa di raccogliere la pubblicità su Libero, con la sua Visibilia. Nel 2009, mentre il mercato italiano scendeva del 18,6 per cento la Santanché regalava a Libero un bel più 26 per cento portando il bottino pubblicitario a 10,8 milioni di euro. Una performance inspiegabile alla luce del crollo delle copie del quotidiano. E da quando Feltri è passato al Giornale, la Santanché lo ha seguito garantendo a entrambi i quotidiani la sua preziosissima pubblicità.


da Il Fatto Quotidiano

Gesù Cristo è comunista

Scindere la politica dall’economia è come separare l’uomo dai suoi indumenti e averi, rendendolo nudo e primordiale …La politica è caratterizzata oggi dai rapporti di forza fra le diverse fazioni sociali attraverso i diversi modi con i quali si pongono nei confronti dell’economia…sono le quantità di denaro accumulate da singoli, gruppi e società…che condizionano la politica e influiscono sull’economia. ..E così con il tempo alla continua evoluzione della politica ha fatto riscontro un continuo consolidamento dell’economia che, attraverso il denaro, …è diventata preminente rispetto alla stessa politica, perché capace di influenzarla… la colpa di questo capovolgimento non è dell’economia, ma …della politica che ha permesso al denaro di impossessarsi dell’economia. La causa di tutto ciò và ricercata nell’instaurazione di un “libero mercato capitalistico” basato sulla proprietà privata che ha snaturato il congènito rapporto della politica e dell’economia, dividendole, separandole e facendo dell’economia politica un’economia privata che ha permesso agli interessi del singolo o dei singoli di prevalere sugli interessi della collettività. La creazione del denaro è la conseguenza dello smembramento dell’economia politica, che consente al singolo e ai singoli di impossessarsi di spazi politico-economici che non appartengono loro soffocando gli interessi del resto della comunità. Quello che oggi viene definito un libero mercato altro non è che un mercato in balìa di un libertinaggio che infischiandosene delle regole sociali, attraverso il denaro, appaga uno spropositato desiderio egoistico.
La ricchezza è oggi la bandiera di un sistema economico ingiusto, indice di un’economia aggressiva e asservita nelle mani di pochi…Non sono tra i fautori della politica di Robin Hood, perché togliendo ai ricchi per dare ai poveri non si fa altro che creare nuovi ricchi e nuovi poveri. E’ certo però che chi si è appropriato di spazi politico-economici che non gli appartengono deve cedere il passo alle decisioni della politica economica sociale, quella vera, che non si fa influenzare dal denaro ma solo da indicazioni di carattere economico che tengono conto ... degli interessi della collettività... quanto al denaro, figlio illegittimo di una economia asservita al privato, giustificato solo… come traccia di un’evoluzione economica (si pensi al baratto come mezzo di scambio precedente) così come quella politica, penso che in un futuro alquanto prossimo e solo con l’avvento di un’economia politica di utilità pubblica…scomparirà per cedere il posto a semplici note di addebito e di accredito a mezzo carte di credito, conseguenza di un uso o di un apporto di beni e servizi della società.
Tratto da "Cristo è comunista", appunti e riflessioni di un semplice cittadino, di Oreste Soria, Pellegrini Editore 1997
In merito alla scomparsa del denaro e all’introduzione delle note di accredito e di addebito vi invito a riflettere sui benefici immediati quali l’impossibilità di evadere il fisco e quindi la massima trasparenza dell’economia, l’impossibilità di rapinare le banche e di riciclare il denaro proveniente da affari illeciti, ecc. L’unica controindicazione sarebbe la pirateria informatica, ma su questo ci si potrebbe lavorare…

martedì, dicembre 05, 2006

Pizzeria "NEW POINT" Fast Food e Foccace Via San Giovanni 290 Cagliari







La Pizzeria Del Buon Umore

Servizio a tavolino


giovedì, novembre 30, 2006


mercoledì, ottobre 25, 2006

Bush è un criminale?

Qualcuno ancora si chiede se Bush sia un criminale o no. Se guardiamo a quello che ha fatto finora, non mi sembra che ci siano dubbi. Da quando è stato fraudolentemente nominato presidente degli USA, la situazione mondiale è molto peggiorata. Ha dichiarato due guerre per un attentato terroristico su cui ci sono ancora molti dubbi. A causa sua sono morte oltre UN MILIONE di persone tra Iraq ed Afghanistan di cui quasi quattrcentomila bambini, ha completamente distrutto una nazione intera, l' Iraq, l' Afghanistan era già stato distrutto dai russi prima e dai talebani poi, ha portato alla fame oltre quaranta milioni di persone.
Ma quello che era il suo scopo lo ha raggiunto, ha rimesso in moto l'economia americana rubando il petrolio agli iracheni, dando lavoro alle imprese USA per la ricostruzione delle nazioni distrutte, alle agenzie varie per i servizi tra cui le più importanti quelle per la sicurezza, ha fatto aumentare di cento volte la produzione di armi, e potrà far costruire il gasdotto che tanto gli premeva in Afghanistan. Ma il governo americano non è nuovo a queste cose, perchè dalla seconda guerra mondiale in poi, non ha fatto altro che guerre in tutto il modo, in Guatemala dove hanno ucciso 400.000 persone, in Vietnam dove i morti sono stati alcuni milioni, in Indocina con 500.000 morti, in Nicaragua dove il paese è stato completamente distrutto ed ancora dopo venti anni la gente vive ancora nella più grande miseria, in Cile ha portato al potere Pinochet con il suo seguito di criminali assassini che hanno fatto stragi di persone innocenti, senza dimenticare il sostegno che ha sempre dato ai tiranni di tutto il mondo, compreso Saddam Hussein che era un loro alleato prima che cadesse in disgrazia, senza dimenticare gli interventi criminosi in Salvador, Granada, Panama e altri che adesso non ricordo. Non bisogna neanche dimenticare che gli Usa sono stati condannati due volte dal tribunale internazionale dell'Aja per l'intervento in Nicaragua e a cui l'allora presidente Reagan rispose intensificando i bombardamenti contro la popolazione nicaraguense indifesa. In conclusione, che Bush sia il peggior criminale che oggi ci sia sulla terra non c'è nessun dubbio, che il governo americano abbia fatto la fortuna economica degli USA versando il sangue di tanti innocenti, compresi milioni di bambini è altrettanto indubbio. Molti mi dicono che sono antiamericano, ma la verità è che io sono contro tutti coloro che usano la violenza o gli imbrogli di qualsiasi tipo per ottenere dei vantaggi.

Gigi